Cronache

Ingegnere “due pesi due misure”: demolisce le case degli altri e costruisce la sua sopra la frana

Il curioso caso del professionista Giuseppe Sciarretta, incaricato di dirigere i lavori di demolizione delle case sul costone del Belvedere e nel frattempo titolare di un’area a ridosso della frana sulla quale da pochi mesi ha iniziato a edificare una nuova abitazione, di recente bloccata a causa dei permessi scaduti. Secondo l’Autorità di Bacino il rischio fra le due zone è identico. Eppure da una parte si toglie peso al costone, dall’altro si aggiunge. E il responsabile è lo stesso.

E’ una di quelle storie che farebbe ridere se non ci fosse da piangere. E’ il curioso caso dell’ingegner Giuseppe Sciarretta, noto professionista di Petacciato e da tempo stretto collaboratore dell’Amministrazione comunale che di recente gli ha affidato la direzione dei lavori dell’abbattimento di quelle case costruite sul costone del Belvedere e considerate a rischio da oltre mezzo secolo. Ma mentre Sciarretta si sta occupando di demolire quelle abitazioni, lui stesso ha iniziato a costruire qualche centinaio di metri più a valle, lungo la discussa via del Progresso. Perchè discussa? Perchè qualche metro più sotto passa il taglio di frana e non lo dice l’uomo della strada, ma l’Autorità di bacino. Ed è proprio per questo che il Comune è stato sollecitato a controllare meglio e rovistando fra le carte è emerso che quella costruzione aveva i permessi scaduti.

In pratica mentre da un lato le case del paese vecchio vengono rase al suolo, quelle di via del Progresso che tanto sicure non sono, diventano più numerose. Possibile? No, sicuro. Il nuovo edificio è stato tirato su nell’arco di poche settimane di fianco a un’altra delle costruzioni parecchio chiacchierata, Villa Suriano, per via di costruzioni abusive in un’area che – ha scritto di recente la Forestale «è sottoposta a vincolo paesaggistico e ambientale».
Vincolo che giocoforza esiste anche per la costruzione dell’ingegner Sciarretta, che si trova a pochissimi metri da Villa Suriano. E allora com’è possibile che il professionista abbia ottenuto il permesso a costruire? Permesso che fu rilasciato originariamente nel 2006, quando forse non c’era la stessa attenzione di adesso alla frana.

Per la verità però l’Autorità di Bacino ha compreso nell’elenco delle case a rischio slittamento tutte quelle che sorgono lungo via del Progresso, strada che dal centro storico porta verso la zona industriale del paese, con magnifico affaccio verso l’Adriatico ma anche tremendi pericoli di smottamento.

In particolare gli studi effettuati a cavallo del millennio dal professor Vincenzo Cotecchia e dell’ingegner Gregorio Melidoro indicarono con precisione i confini della frana di Petacciato, rilevandone le cause e suggerendo chiaramente nella costruzione di pozzi artesiani la soluzione decisiva e nemmeno troppo dispendiosa su come arginare il problema frana, facendo emergere in superficie l’acqua che scorre nel sottosuolo petacciatese e che non trovando sfogo comporta lo scivolamento del tratto argilloso presente sotto la superficie.

Tutto il contrario dell’abbattimento delle case del centro storico che è in fase avanzata e che presto potrebbe spostarsi fuori dalle cosiddette “case vecchie” del paese. Perchè è evidente, soprattutto sopo l’ultimo smottamento del marzo 2015, che non è solo il centro storico di Petacciato ad essere colpito dalla frana. Evidente sì, ma non a tal punto da suggerire a Sciarretta di non costruire a ridosso del taglio di frana.

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