Cronache

Parcheggi, auditorium, milioni e possibili ricorsi: Termoli futura guardando a lavori “gemelli” fotogallery

Visita istituzionale di una delegazione del Comune di Termoli al multipiano di Vasto e all’auditorium di Atessa con annesso parcheggio sotterraneo sotto la piazza principale. Due opere realizzate dalla stessa ditta incaricata del progetto di riqualificazione del centro termolese, la De Francesco Costruzioni. Pregi e difetti, possibili opposizioni e investimenti fatti sono stati analizzati sul posto con i giudizi degli amministratori locali della città. «A Termoli creeremo vantaggi per i residenti, i turisti e i commercianti» ha dichiarato il titolare dell’impresa di Castelpetroso. «Giornata proficua per verificare la fruibilità delle opere» il commento del sindaco Sbrocca.

Un parcheggio multipiano a cui si ispirerà quello sotto piazza Sant’Antonio e un’opera che per molti versi è simile a quella messa in cantiere dall’Amministrazione comunale termolese. Una sorta di mix di come potrebbe diventare il centro di Termoli fra qualche anno, sempre se tutto andrà come sperano progettisti, Comune e ditta incaricata dei lavori. Per questo oggi una delegazione istituzionale guidata dal sindaco si è recata a Vasto e ad Atessa per “studiare” da vicino il multipiano di via Ugo Foscolo, nella vicina città adriatica e il parcheggio sotto la piazza principale del paese sangrino con annessa sala multifunzionale e ristorante realizzati a piani di sopra della struttura nata fra la villa comunale la chiesa di San Rocco del 1400.

Presenti per l’appunto Angelo Sbrocca, l’assessore Pino Gallo, i consiglieri di maggioranza Timoteo Fabrizio, Gianni Di Tella, Mario Potena, Mario Orlando e Sebastiano Di Campli, alcuni membri dello staff del sindaco e del Dibattito Pubblico Termoli2020, progettisti, tecnici, geologo e archeologa incaricati dei lavori legati al progetto. Hanno partecipato anche alcuni membri della stampa invitati per poter raccontare la visita e illustrare i due “progetti gemelli” «così come chiesto dagli stessi termolesi» ha precisato Antonello Barone, responsabile della comunicazione di Termoli2020. Ad accoglierli a Vasto Franco De Francesco, costruttore e titolare dell’omonima ditta di Castelpetroso che ha ottenuto l’aggiudicazione provvisoria a effettuare i lavori.

Il primo passo è stato quindi l’illustrazione del parcheggio multipiano di via Foscolo, nella città adriatica abruzzese. «Un’opera fantastica, mi auguro ne sposerete una simile» ha detto in un velocissimo saluto istituzionale Francesco Menna, sindaco di Vasto precettato poi da impegni istituzionali. E’ stato quindi De Francesco a spiegare i dettagli del multipiano che dovrebbe ricalcare per grandi linee quello che la sua ditta dovrebbe costruire nei mesi prossimi sotto piazza Sant’Antonio.

Un’opera, quella vastese, «costata 3 milioni per la costruzione e 1,5 per renderla operativa e funzionale. Ci abbiamo messo otto mesi a realizzarla. Uno dei problemi iniziali è stata la mancanza di visibilità. In quel caso un Dibattito pubblico ci avrebbe aiutato a evitare disagi. Abbiamo rimediato con una grossa insegna all’ingresso».

Il parcheggio di via Foscolo è strutturato su quattro livelli, uno dei quali sotterraneo. «In tutto sono 350 posti. D’estate ne servirebbero tre, d’inverno è pieno per tre quarti tutti i giorni, mentre il sabato e la domenica ne occorrerebbe un altro» ha detto De Francesco che ha teso a sottolineare la differenza fra la gestione privata, com’è a Vasto dove la De Francesco rientra nell’investimento tramite la gestione dei posti auto. «Facciamo 150mila ingressi annui per un fatturato fra i 200 e i 250 mila euro. Il piano sotterraneo da 80 posti è riservato a chi vuole prenotare uno stallo. Lo possono fare sia i privati che le attività commerciali e ricettive. Vale sia di giorno che di notte. Gli introiti che facciamo vengono continuamente reinvestiti nella manutenzione».

Nella stessa struttura lavorano sempre almeno tre persone: due per la sicurezza e un responsabile della sala operativa. «Abbiamo 80 telecamere, tante quante ce ne sono in tutta la città – ha spiegato il costruttore isernino -. Al piano di sopra (aperto e dotato di pannelli fotovoltaici, ndr), che al sabato mattina lasciamo in concessione gratuita al Comune per lo svolgimento del mercato, riusciamo a individuare eventuali scippi. Collaboriamo spesso con Polizia e Carabinieri. Di recente abbiamo fornito il filmato di una rapina qui vicino».

Di tanto in tanto Sbrocca è intervenuto per rimarcare alcuni aspetti. «Noto come il via vai di auto sia continuo e un piano sia già al completo – ha affermato -. Pensate inoltre a che vantaggi darebbe la possibilità di parcheggiare le auto dei clienti di alberghi, ristoranti e B&B. A Termoli quasi nessuno ha questa comodità». Da De Francesco un suggerimento all’Amministrazione termolese. «Bisogna programmare prima il traffico e creare delle sinergie». «Ci stiamo lavorando» ha replicato il primo cittadino sorridendo.

«A Termoli creeremo turismo e con un parcheggio così aumenteranno anche i prezzi delle case del borgo – ha ipotizzato De Francesco -. Ci sono vantaggi per i residenti, per i commercianti e i turisti». «Venire qui è stato proficuo per verificare di persona – ha aggiunto il sindaco di Termoli – il funzionamento e la bellezza della struttura, oltre che la grande efficienza. Il futuro dell’Italia è una viabilità mista – ha detto facendo riferimento al servizio di bici elettriche presenti al piano superiore del parcheggio vastese, dotato fra l’altro di tre ingressi -. Noi a Termoli siamo un po’ in ritardo ma ci doteremo sia di bike sharing che di car sharing».

«Con la gestione pubblica si hanno grossi problemi». Così Franco De Francesco ha marcato con forza la differenza fra i due lavori. Ad Atessa infatti la sua impresa ha sì partecipato a un project financing di ben «14 milioni di euro, dei quali 2,5 pubblici. Però il parcheggio e la sala polifunzionale restano al Comune». Si tratta di un’opera realizzata in piazza Garibaldi, la principale area pubblica di ritrovo del centro della Val di Sangro. «C’era un finanziamento che la vecchia Amministrazione rischiava di perdere perchè non trovava un partner privato. Noi abbiamo modificato il progetto e individuato nella De Francesco il partner privato» ha spiegato il vice sindaco di Atessa, Vincenzo Pellegrini.

Il progetto è consistito nello sbancamento di un costone di terreno facente parte della villa comunale, nell’abbattimento di un vecchio cinema e nella costruzione di due piani di parcheggio sotto metà della piazza, con realizzazione di due costruzioni dalle quali sono stati ricavati un locale commerciale già affittato a un supermercato dalla De Francesco, la sala auditorium che rimane al Comune e un ristorante (di proprietà della De Francesco e affittato a due giovani di cui uno molisano, Domenico Sferra di Bojano) con un eccezionale affaccio a 360 gradi verso la Majella e le valli sottostanti. L’altra costruzione è tutta adibita ad appartamenti e locali commerciali venduti o affittati dalla De Francesco.

La differenza fra le due gestioni è parsa evidente a occhio nudo. Nonostante sia più nuova, quella di Atessa fa già intravedere qualche segno di usura, dalle scritte sulle scale a una mancanza di servizi soprattutto nell’area parcheggi. In tutto il multipiano di Atessa fa segnare 180 stalli liberi più altri 100 riservati per chi decide di affittarli come garage.

Evidente inoltre come l’auditorium non sia ancora completo, dato che mancano le poltroncine e altre rifiniture. «I seggiolini non erano nel progetto, il Comune ha fatto un ulteriore bando adesso» ha specificato De Francesco. Ancora incompleto anche il ristorante che però è alle fase finali. «Vogliamo aprire per metà novembre» hanno detto i due titolari.

Lo stesso vice sindaco ha ammesso le difficoltà. «I lavori sono iniziati a fine 2010 e abbiamo perso parecchio tempo a causa dei ricorsi che ci sono stati. Abbiamo affrontato grandi opposizioni all’inizio, ma poi sono praticamente svanite». «Il più grande oppositore dell’opera ha comprato tre locali» ha aggiunto De Francesco. Pellegrini ha però precisato che «in un anno e mezzo la ditta ci ha restituito l’uso della piazza». Ci è voluto molto di più quindi per la sala multifunzionale da 480 posti a sedere. «Un teatro ce l’abbiamo già, qui pensiamo di realizzare molti altri eventi» ha fatto sapere l’assessore al Bilancio di Atessa.

Da parte sua, fatte tutte le valutazioni, c’è «un giudizio positivo dell’opera. Non è stato un intervento facile, se consideriamo che siamo una piccola realtà (meno di 11mila abitanti). E’ stata sventrata la piazza, con scavi fino a dieci metri, ma agli inizi del 2012 era già tornata fruibile. E’ un progetto pensato per creare sviluppo e opportunità». Stesso obiettivo per Termoli. «Il parcheggio di Atessa può sembrare un po’ sbilanciato per posti, ma se auditorium e ristorante funzionano quei posti servono eccome – ha affermato De Francesco -. Ecco perchè per Termoli ci siamo spinti fino a 680 posti. In proporzione il progetto di Termoli costa meno. Quello sarà un vestito specifico per la città».

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