Termoli ieri e oggi

Da “Luigino della luce” ai De Gregorio: 80 anni di elettricità

Una delle imprese commerciali più note di Termoli raggiunge e festeggia in questi giorni l’invidiabile traguardo di 80 anni di attività. Una storia semplice e al tempo stesso "importante"

Termoli, si sa, è tutt’altro che una città a vocazione commerciale. E tuttavia alcune attività del settore hanno avuto una loro storia importante, anche se non sono durate a lungo. Altre, invece, pur essendo nate nei primi decenni del Novecento, continuano felicemente a operare. È il caso di Prezioso (tessuti), Bertolino (mobili) e di De Gregorio (articoli da regali ed elettroforniture). Quest’ultima ditta compirà nei prossimi giorni 80 anni e ha voluto ricordarlo con un simpatico invito: “Che ne dite di brindare con noi? (…) Vi aspettiamo…”. Molti lo faranno.
 
Un semplice cartoncino spedito per posta, dunque, e il motore di ricerca della memoria che ognuno di noi possiede si è messo in moto. La prima immagine che ci è tornata alla mente è stata quella alta e solenne, con la lobbia calata sulla testa, del cav. Luigi De Santis, persona che oggi pochi ricordano, ma che è stato all’origine dell’ “avventura” imprenditoriale della ditta De Gregorio. Un personaggio, De Santis, di straordinarie qualità personali, che ebbe l’intuito davvero eccezionale per quei tempi (era il 1924) di avviare un’attività più che moderna e che oggi, forse anche per questo, regge ancora bene il mercato.
 
Luigino De Santis era originario di Larino. Aveva 43 anni quando si trasferì nella nostra città con la famiglia (moglie e due figli), incaricato della ditta Battista, presso cui lavorava, di curare la distribuzione dell’energia elettrica prodotta da una piccola centrale situata sul fiume Biferno. Ma presto “pensò bene” – affermano oggi i suoi eredi – di “offrire ai termolesi anche i primi oggetti funzionanti a elettricità”, cioè lampadine, portalampade, abatjour, telefoni, radiotelefoni, apparecchi radio, ecc.”.
 
Un’altra immagine, riconduce al dopoguerra e allo scorrere per le vie cittadine delle processioni religiose. Allorquando esse giungevano nelle vicinanze del negozio di De Santis in Corso Nazionale, quasi all’incrocio con Via Cairoli, erano accolte dalle meravigliose note dell’Ave Maria di Schubert e di Gounod diffuse da un grosso e potente altoparlante a trombe incrociate, di quelli usati durante il fascismo per la propaganda del regime, piazzato poco sopra il suo balcone di casa. Molti, compreso chi scrive, le ascoltarono allora per la prima volta e non l’hanno mai dimenticato.
 
Un terzo “file” di quella straordinaria memoria ci ha riproposto l’interno di un’ampia bottega con scaffali ingombri di cavi e fili elettrici, lampadine, radio e quant’altro avesse attinenza con l’elettricità e dietro al bancone, oltre a Luigi De Santis, un commesso piccolino di statura, di nome Antonio Mucci che qui chiamavano “Sapone”, indaffaratissimo a servire i clienti. A proposito di soprannomi, anche Luigi ne aveva uno. Come nella migliore tradizione marinara, i termolesi gli avevano “regalato” quello di “Leueggine da luce” (Luigino della luce).
E poi ancora lo stesso luogo, dove molti andavano a pagare la bolletta della luce in ritardo e un certo Antonio di Guglionesi che, paziente, ne riscuoteva l’importo, luogo che la sera, a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta, si trasformava in sala per vedere la televisione che quasi nessuno a quel tempo possedeva.
 
Due le date più significative dell’attività della ditta “Luigi De Santis & figlio”, quella in cui l’iniziale bottega di elettroforniture divenne anche negozio di articoli da regalo e quella, assai più recente, della scissione dell’azienda in due distinte branche d’attività, ciascuna con proprio negozio e personale. D’altronde che Luigi De Santis avesse già all’inizio le idee chiare su quello che intendeva fare, lo conferma oggi un documento che gli eredi hanno conservato al pari di una reliquia: una fattura su carta intestata risalente al 1927. Su di essa, oltre a esservi riportata l’iscrizione alla Camera di commercio di Campobasso, sono elencati i principali rami d’attività dell’azienda, più o meno gli stessi di oggi.
 
Quello che, senza esagerare, si può dire oggi a proposito dell’impresa commerciale fondata da Luigino De Santis ottant’anni fa è che ha accompagnato in ogni sua fase lo sviluppo economico, il costume e le abitudini della nostra città, fondendosi con essa. Con lo stesso spirito e capacità di “Luigino della luce” oggi portano avanti l’attività i nipoti Francesco e Gilberto De Gregorio, coadiuvati da figli e nuore. A loro va l’augurio sincero di tutti i termolesi, e naturalmente anche il nostro.

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