Tutti riuniti al Centrum Palace di Campobasso stasera 12 marzo. Il centrodestra regionale cerca di trovare un nome alternativo dopo essere stato piantato in asso dal giudice Enzo di Giacomo. Presente Aldo Patriciello, assente Michele Iorio che ha delegato per il suo movimento Gerardo Canfora.
Ancora non c’è convergenza, ma nomi sul tavolo ce ne sono diversi: Antonio Chieffo e Nunzio Luciano ad esempio. Alcuni partiti (Lega, Fratelli d’Italia e Idea) sono pronti a proporre l’ex presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis. C’è chi invece vorrebbe puntare su un esponente della società civile. Le trattative sono in corso, ma difficilmente si concluderanno a stretto giro di posta. «Entro 48 ore il centrodestra individuerà il suo candidato alla carica di Governatore del Molise», le parole che la coordinatrice di Forza Italia Annaelsa Tartaglione rilascia all’Ansa poco prima dell’inizio del summit. «Ripartiamo dalla stessa coalizione e insieme cerchiamo di trovare la quadra sul nostro candidato alla presidenza della Regione».
Dimostra di avere le idee chiare Fratelli d’Italia che auspica «un bagno di umiltà da parte della politica, ed in particolare del centrodestra. Questo continuo rincorrere simboli e/o soggetti più o meno distanti dai valori e dalla tradizione del centro-destra italiano rappresentano il fallimento di un progetto politico ed evidenziano, ancor di più, che la lezione del 4 marzo non è servita a nulla». Fratelli d’Italia bacchetta gli altri partiti dello schieramento perchè «abbiamo dimenticato i giovani» e lancia un appello agli alleati: «Si mettano in disparte, per un momento, i desideri personali e si pensi al bene del Molise partendo da un programma di pochi ma incisivi punti».
Non solo la partita sulla leadership: durante l’incontro al Centrum Palace, si affronta la composizione delle liste della maggior parte dei componenti. «Il peso elettorale si basa soprattutto sulla forza di Michele Iorio e Patriciello», confida uno dei presenti al summit nel noto hotel campobassano. Il primo, a Isernia, cerca di trovare una personalità che faccia sintesi ed abbia dalla sua la giusta esperienza politica per poter ambire a svolgere il ruolo di presidente della regione. Il secondo, nonostante la presenza al tavolo, pare non abbia ancora del tutto chiuso i rapporti politici con l’attuale governatore del centrosinistra Paolo Frattura. Il quale, se fosse ricandidato, potrebbe cercare una nuova alleanza programmatica sulla falsa riga di quella raggiunta nel 2013.
In queste ore, i partiti cercheranno di trovare la famosa quadra sul candidato presidente su cui poi dovrà arrivare il via libera da Roma. Due le possibilità: trovare una personalità della società civile oppure scegliere una persona interna ai partiti ma che non abbia il ‘peccato originale’, aver sostenuto la maggioranza di centrosinistra targata Frattura.
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