Cronache

L’Artistico non cambierà sede, presidente Battista smentisce voci

Nei giorni scorsi ha iniziato a circolare la notizia che il Liceo Artistico Benito Jacovitti di Termoli avrebbe presto lasciato i locali al piano superiore dello stabile di via Corsica per traslocare in via Palermo, sede dell’Istituto Tecnico Industriale di Termoli.

La notizia di un cambiamento per i 230 alunni e i 40 docenti è stata smentita dal presidente della Provincia di Campobasso Antonio Battista, raggiunto al telefono nella mattina di mercoledì 3 gennaio: «Al momento la scuola non traslocherà, non è una decisione che abbiamo preso, quindi non è nè imminente, nè programmata. Abbiamo parlato nei giorni scorsi di una futura razionalizzazione che comprende anche una serie di interventi nelle scuole di Termoli, ma questo non significa che al momento possiamo dire con certezza che l’Artistico cambierà sede, anche perchè – aggiunge – è una scelta su cui bisogna lavorare e confrontarsi con l’Amministrazione Comunale di Termoli e poi con la scuola, l’Ufficio tecnico della Provincia e tutte le parti coinvolte», ha concluso il primo cittadino di Campobasso e presidente dell’Ente provinciale.

Il riferimento di Battista è ai lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno il Majorana, l’istituto tecnico Industriale di via Palermo a Termoli a cui fa capo il liceo Artistico, da alcuni anni accorpato alla scuola dopo diverso tempo di convivenza e collaborazione con il cCassico Perrotta.

Al momento quindi lo Jacovitti resterà ancora nello stabile di via Corsica, al piano superiore, dove ha trovato alloggio dal settembre del 2006 e dove di recente, al piano di sotto, è stato aperto un ampio negozio di abbigliamento e scarpe, In precedenza l’Artistico era stato ospitato per molto tempo a Difesa Grande, dove andavano a scuola anche gli studenti delle scuole materne, elementari e medie.

Non sono mancati i problemi negli anni, soprattutto dal punto di vista delle temperature visto che a scuola il nuovo impianto è stato tarato in un certo modo e a causa della grande dispersione termica, spesso i ragazzi e i docenti hanno sofferto per il freddo. L’ultimo episodio che ha visto professori e alunni indossare i cappotti in aula per le lezioni risale a poco prima delle vacanze natalizie. «Certo, questa scuola – concludono docenti e alunni – avrebbe bisogno di una sua sede definitiva».

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