Cultura & Spettacolo

Progetto Bellezz@: 500mila euro per recuperare un antico castello

Il Governo ha finanziato con 500 mila euro il progetto “Prope castello Planisi” messo in piedi dal Comune di sant’Elia a Pianisi e dall’Università del Molise. La buona notizia arriva al termine di una selezione operata dalla commissione del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” che ha inserito il castello santeliano nell’elenco degli interventi per i quali il Governo ha messo complessivamente a disposizione 150 milioni di euro.
«Tra i 273 interventi approvati – fanno sapere dall’Unimol – rientra il progetto “Prope castello Planisi”, frutto della collaborazione fra il Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) e l’Università degli Studi del Molise, sviluppatasi in rapporto alle indagini archeologiche, dirette dal prof. Carlo Ebanista, che hanno portato alla scoperta dei resti del castello su un’altura ubicata in un’area naturalistica incontaminata».Il progetto, sviluppato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione e dal Dipartimento Agricoltura, Ambiente e Alimenti di UniMol, è volto al recupero del borgo riscoperto grazie agli scavi, alla creazione di un museo e alla istituzione del “Parco di Pianisi” che farà interagire le testimonianze archeologiche con le risorse di un territorio a consolidata produzione agro-alimentare, come emerge dalle ricerche coordinate dal prof. Giampaolo Colavita. «Il progetto – finanziato per un importo di 500 mila euro – favorirà la valorizzazione delle risorse archeologiche e ambientali del territorio di Sant’Elia a Pianisi e la fruizione turistica, due degli obiettivi primari perseguiti dall’Amministrazione Comunale presieduta dall’avv. Stefano Martino, ma nel contempo consentirà di integrare la ricerca scientifica, la didattica e la divulgazione ambientale e culturale, secondo le linee programmatiche dell’Università degli Studi del Molise, come il Magnifico Rettore, prof. Gianmaria Palmieri, ha più volte ribadito in relazione agli interventi sulle aree interne appenniniche».

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