Politica

Riforma elettorale, Campobasso boccia Frattura: no unico collegio

Anche Campobasso si ‘ribella’ alla riforma di legge elettorale con un unico collegio che dovrebbe definire le modalità di voto alle Regionali di marzo. La vorrebbe così il presidente Paolo di Laura Frattura, lo prevede la proposta di Vincenzo Niro. Sul testo del consigliere dei Popolari per l’Italia lunedì 6 novembre è iniziato il confronto in prima commissione. Nonostante la discussione sia appena agli inizi, già si è alzato un coro di polemiche: l’unica circoscrizione non piace né a Isernia né a Termoli. Nel capoluogo pentro sono sulle barricate temendo una scarsa rappresentanza in via IV Novembre, mentre nella città adriatica il Pd locale è in rivolta perché è stato disatteso l’impegno preso nell’assemblea dem sui tre collegi.

E ora non piace nemmeno al capoluogo di regione: Alberto Tramontano, esponente dell’opposizione a palazzo San Giorgio ed ex assessore nella giunta provincia di Rosario De Matteis, è il primo firmatario dell’ordine del giorno condiviso in maniera bipartisan da altri cinque consiglieri di palazzo San Giorgio: Peppe D’Elia (Pd, rutiano), Maurizio D’Anchise (eletto con i Comunisti e vicino a Mdp), Enrico Perretta (Forza Italia), Pietro Montanaro (Udc) e Carla Fasolino (polo civico, entrata in Consiglio dopo le dimissioni di Michele Scasserra).

Per Tramontano & co., nella legge elettorale «non si può trascurare il ruolo della città di Campobasso, ‘cuore’ del Molise centrale» e che «negli ultimi anni ha subito un impoverimento preoccupante dal punto di vista demografico ed economico produttivo». Il che rende «necessaria una gestione politico-amministrativa del territorio più attenta e puntuale». L’ordine del giorno punta a chiedere al sindaco Antonio Battista e al presidente dell’assise Michele Durante di farsi portavoce della richiesta di «un incontro istituzionale al presidente del consiglio regionale Vincenzo Cotugno e al governatore Paolo di Laura Frattura» affinchè «la legge elettorale regionale in approvazione preveda tre distinti collegi elettorali: un collegio che comprenda la città di Campobasso e il Molise centrale, non solo Isernia e Termoli».

L’ordine del giorno sarà discusso nella prossima seduta del Consiglio comunale e sarà interessante conoscere le posizioni degli eletti di palazzo San Giorgio: molti – e non è un mistero – ambiscono ad una poltrona più prestigiosa in Consiglio regionale.

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