Politica

Pd in riunione su voto Sicilia, legge elettorale e sfiducia Frattura

Il flop del Pd in Sicilia, la sfiducia al presidente Frattura e la nuova legge elettorale del Molise al centro dell’incontro di ieri sera, 6 novembre, nella sede molisana dei democratici. La segretaria guidata da Micaela Fanelli ha voluto fare il punto sulla chiara sconfitta siciliana «che impone al Partito Democratico una autocritica altrettanto chiara. Divisi si perde, questa è la prima lezione. E le responsabilità vanno innanzitutto ricercate al nostro interno, nelle nostre scelte pre elettorali, nel non essere riusciti a soddisfare le esigenze dei siciliani nei cinque anni passati. Il secondo insegnamento sta nel porre fine, una volta per tutte, al Pd contro il Pd, in Sicilia come in Molise».
Alla vigilia della votazione della mozione di sfiducia al governatore Paolo Frattura, il Pd ha voluto porre l’accento sulla scelta contradditoria del capogruppo Pd Massimiliano Scarabeo, il quale «nominato dal fuoriuscito Mdp Francesco Totaro e che quindi rappresenta solo se stesso e non il Partito Democratico» ha preannunciato il voto favorevole alla mozione dei 5 Stelle in Consiglio regionale sebbene il presidente Frattura sia del suo stesso partito.
«La segreteria regionale del Molise condanna fermamente questo e ogni atteggiamento mirante a generare solo divisioni strumentali e confusione nell’elettorato. Soprattutto alla vigilia di importanti appuntamenti dove l’obiettivo non deve essere quello del ‘mors tua vita mea’, ma la sconfitta delle destre che tornano al governo insieme ai razzisti e populisti».
Poi, generalizzando, Fanelli ricorda: «Cinque anni fa abbiamo trovato una Nazione e tante Regioni – prima tra tutte il Molise – sull’orlo del collasso socio economico. Oggi finalmente si registrano i primi segnali di una ripresa concreta, strutturale. Non possiamo, non dobbiamo vanificare gli sforzi e i sacrifici ormai alle nostre spalle. Per questo, l’unico e comune obiettivo di tutto il centrosinistra deve essere quello della concordia, del dialogo, della ferma determinazione a battere il centrodestra e governare un futuro che si annuncia, per merito dei Governi Pd, sicuramente meno buio di quello ereditato».
Sulla prossima legge elettorale la segretaria ha riconfermato lo schema approvato durante l’ultima assemblea del Pd: sistema maggioritario, eliminazione del voto disgiunto e del listino, voto di genere e rappresentanza territoriale con tre collegi elettorali. «Proposte che il Partito Democratico avanzerà in questi giorni agli altri partiti della coalizione, in vista del voto finale in Consiglio regionale».

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