Cultura & Spettacolo

L’artista molisano Antonio Corbo alla Biennale di Venezia

Il 26 ottobre le Gallerie del Piano Nobile di Palazzo Albrizzi Capello a Venezia ospiteranno una rassegna che intenderà trasformare l’Italia in un “Paradiso terrestre” con la mostra Grazie Italia a cura di Stefania Pieralice e Gianni Dunil. L’artista molisano Antonio Corbo, pittore e poeta, sarà ospite dal 26 ottobre alla 57^ Biennale di Venezia, Padiglione del Guatemala, nell’ambito della mostra, fino al 26 novembre prossimi. Il maestro molisano è fra gli artisti selezionati per la mostra “Grazie Italia”, curata da Stefania Pieralice e Gianni Dunil, ospitata nelle Gallerie del Piano Nobile di Palazzo Albrizzi Capello, sede del Padiglione del Guatemala. Antonio Corbo sarà a Venezia con l’opera “Silenzio siderale”, uno smalto su tela di pregiatissima finitura, coerente con la produzione dell’ultimo periodo caratterizzata da una sperimentazione materica e segnica di forte impatto visivo ed emozionale. Un lavoro in linea con la corrente dell’Estetica Paradisiaca – a cui la rassegna veneziana si ispira – caratterizzata da «quello stato primitivo di purezza e felicità, lontano dalla corruzione e dalla colpa, ben simboleggiato da un utilizzo di cromie chiarissime ed evanescenti», come spiegato dai curatori.

In occasione del vernissage il 26 ottobre sarà presente il professor Daniele Radini Tedeschi, curatore del Padiglione del Guatemala con il quale Antonio Corbo ha avuto il privilegio di collaborare in occasione della Triennale d’Arti Visive 2017 ospitata nelle Sale espositive del Complesso del Vittoriano, Palazzo Velli, Museo Crocetti di Roma. In quella circostanza il lavoro del Maestro Corbo fu particolarmente apprezzato dal professor Radini Tedeschi, accompagnato dai colleghi Achille Bonito Oliva e Vittorio Sgarbi. Dunque una conferma per l’artista molisano, un rinnovato attestato di stima, giunto da personalità di indubbia competenza nel panorama artistico internazionale.

La mostra di Venezia segue e anticipa altre importanti esposizioni d’arte internazionali del Maestro Corbo: l’artista è infatti reduce dalla rassegna di arti visive di Palazzo Papale Maffei Marescotti a Roma (Galleria La Pigna, Universi InVisibili, a cura di PromArte); dalla mostra Italiarts organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Budapest e ospitata nell’omonima residenza, già Sede del primo Parlamento d’Ungheria; in precedenza lo troviamo a Barcellona al Museo Europeo d’Arte Moderna (Meam) in occasione della II Biennale d’Arte Internazionale, a cura di Ea Editore, con la partecipazione di Josè Van Roy Dalí (figlio di Salvador Dalí). Antonio Corbo sarà, poi, ad Istanbul per la 15^ edizione della Biennale (una delle biennali più importanti del mondo) e a Stoccolma per una nuova rassegna dedicata agli artisti italiani contemporanei.

«La mostra– scrivono i curatori – costruirà un percorso espositivo tributo alla nostra nazione e ospiterà opere connotate dalla rarefazione del colore, dalla sua negazione, dalla dissolvenza delle immagini. Nel suo file rouge configura un percorso di rinascita a fronte di una generale “disumanizzazione” della società in cui spirito civico e coscienza nazionale sono ormai sopiti».

In programma, fra non molto, un’esposizione anche in Molise, a Campobasso, curata da Silvia Valente che accompagnerà il Maestro anche nella sua esperienza veneziana.

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