Montenero di bisaccia

Comitato scuola elementare e i timori per la sicurezza dell’edificio: “A un anno dal sisma nessun controllo”

A un anno esatto dal sisma del 14 e 16 agosto 2018, il Comitato scuole elementari di Montenero di Bisaccia torna a far sentire la propria voce. Oggetto: la sicurezza della scuola dove, fra un mese circa, i loro figli torneranno.

Ma prima, in una nota inviata ai giornali, c’è il racconto di quei terribili momenti. «Sono le 23:48 del 14 agosto 2018 ed essere svegliati nel cuore della notte da un forte boato, non è certamente una cosa bella, tutto che ti trema attorno, ti spaventa, altroché se ti spaventa. Ti fiondi in camera dei tuoi figli, li strappi dalle braccia di Morfeo, spaventato cerchi la via di uscita più breve per raggiungere l’esterno. In quegli attimi non pensi a nulla, reagisci d’istinto e speri che anche questa volta vada tutto bene. Poi, quando il cuore ti ridiscende dalla gola e cerchi apparentemente la normalità, rientri in casa e accendi la tv, per sapere le notizie di quella “briscola”, dove e cosa sia successo. La notte la passi sul divano, con la porta di casa spalancata, un borsone pronto e allontani il sonno, sei pronto a “scattare” nuovamente se ce n’è bisogno.

Il giorno dopo, 15 agosto, giorno di festa, di allegria, di spensieratezza, di amici, tenti di archiviare quella brutta esperienza, anche se dentro di te quegli attimi sono ancora vivi. Trascorri il Ferragosto e… anche il 16, fai finta che tutto sia rientrato nella normalità, ti siedi a tavola a cena con la tua famiglia, eviti di guardare i TG per evitare che le notizie possano far riaffiorare il ricordo di quei brutti momenti nella testa dei tuoi bambini e invece… il “mostro” si ripresenta ancora una volta, con una scossa ancora più forte! 5,9, 5,6, poi alla fine l’Ingv “proclama” il 5,1, un’altra bella botta, la sentono a Napoli, Roma, Ancona e Foggia!

La notte non dormi nuovamente, la passi fuori e hai tempo di pensare; pensi che tra meno di un mese i tuoi figli dovranno rientrare a scuola, quella scuola che dovrebbe essere il loro luogo sicuro, e invece sai benissimo che quell’edificio, costruito negli anni ’50, è simile a quella di San Giuliano di Puglia».

 

Da quei momenti è stato inevitabile chiedersi se la scuola di piazza della Libertà fosse o meno sicura. Richiesta di un incontro col Sindaco, richieste di accesso agli atti e del certificato di agibilità del plesso sono stati i primi pensieri. Si sono cercate insomma le rassicurazioni da parte di chi era preposto a fornirle.

Il 10 settembre 2018 il sindaco accordò l’incontro al Comitato. «Durante l’incontro, anche alla presenza del nostro avvocato Carmela Perazzelli, il sindaco e il capo dell’ufficio tecnico assicuravano che entro novembre, massimo dicembre (dell’anno scorso), si sarebbero fatti i controlli approfonditi strutturali e strumentali dell’edificio (che tra l’altro noi del Comitato chiediamo da tempo), con dei fondi che sarebbero arrivati dal Ministero con un Decreto ad hoc.
Ad oggi, dopo un anno esatto da quelle scosse ancora il nulla! Nessuna prova strutturale, nessuna rassicurazione».

La riapertura della scuola è prossima e i timori dei genitori non sono affatto spariti. «Riaffioreranno le solite preoccupazioni e molti seguiranno le orme di altri genitori che, nello scorso anno, hanno deciso di iscrivere i propri figli nelle scuole vicine di San Salvo e Vasto. Invece a chi decide di restare non resta che rimanere con il fiato sospeso, sperando che il peggio non accada».

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