Alleanze e totonomi

Comunali, la Lega ‘brucia’ Tramontano: non sarà candidato. Nel centrosinistra è ancora rebus

Domani potrebbe essere il giorno della verità per il Pd e per il centrodestra: coalizioni in riunione per trovare l'intesa sul candidato sindaco. Il 'totonomi' impazza, forse preludio di uno sconvolgimento degli assetti finora costituiti

Chi aspettava l’ufficialità sui nomi è rimasto deluso. Sono ore di caos sia nel centrodestra che nel centrosinistra a Campobasso tra riunioni inconcludenti, trattative e accordi saltati. Scenari incerti a soli 20 giorni dalla presentazione delle liste.

La prima clamorosa novità arriva dalla Lega che questo pomeriggio – probabilmente complice la mediazione del presidente Donato Toma con Luigi Mazzuto – avrebbe fatto dietrofront sulla candidatura di Alberto Tramontano. Il suo nome è stato scelto solo sette giorni fa da Matteo Salvini in persona nell’ambito di una operazione di ‘spartizione’ delle candidature nelle città impegnate alle Amministrative del 26 maggio.

Negli ambienti politici si mormora che il governatore avrebbe prospettato a Mazzuto un cambio all’interno della giunta regionale revocando la nomina dell’attuale coordinatore della Lega in Molise. Una motivazione più che convincente per persuadere l’assessore al Lavoro a evitare la rottura della coalizione continuando a puntare su Tramontano. Al leader regionale del Carroccio, che ieri (5 aprile) ha abbandonato la riunione del centrodestra quando ha visto che al tavolo sedeva pure la ex leghista Aida Romagnuolo, sarebbe stato chiesto di proporre un’altra candidatura al summit in programma domani pomeriggio alle 15.30, quando la coalizione si ritroverà e proverà a chiudere il cerchio assieme ai movimenti.

Sul tavolo sarà proposto un nome terzo, in grado di fare sintesi e dunque senza tessera di partito. Si parla dunque dell’imprenditore Corrado Di Niro (che piace ai Popolari e alle liste civiche che fanno riferimento ad Angelo Santoro), di Aldo de Benedittis, ex assessore al Bilancio nella giunta Di Bartolomeo (sponsorizzato da Toma, anche lui esponente di quell’esecutivo), ma anche di Maurizio Tiberio, attuale consigliere economico del governatore, e infine del medico Gianfranco Piano, contattato nelle scorse settimane sempre dal capo della giunta regionale e dall’europarlamentare Aldo Patriciello.

Ettore Rosato Facciolla Battista Campobasso

Ultime convulse trattative anche nel centrosinistra. Nemmeno l’arrivo del vice presidente della Camera dei Deputati, uno dei big del Pd quale Ettore Rosato, è riuscito a rendere meno torbide le acque. L’autore della legge elettorale che porta il suo nome, il Rosatellum, era alle 9 di questa mattina – 6 aprile – a palazzo San Giorgio, accompagnato dal segretario Pd Vittorino Facciolla e accolto dal sindaco Antonio Battista, dagli assessori Pietro Maio e Stefano Ramundo, oltre che dai consiglieri Giovanna Viola e Carlo Landolfi. Assenti tutti i consiglieri rutiani. 

A sorpresa era presente anche Pino Libertucci, esponente ex Pd, ora passato con ‘Italia in Comune’ e che ultimamente ha preso le distanze dall’amministrazione comunale. Il movimento era stato invitato pure al tavolo del centrosinistra, ma dopo una prima riunione ‘Italia in Comune’ ha preferito continuare un percorso in autonomia. Tuttavia sarà presente alle Amministrative del 26 maggio con una propria lista dopo aver chiesto discontinuità sul candidato sindaco. Su Antonio Battista, che resta la prima scelta a detta del segretario dem Vittorino Facciolla (“Priorità ai sindaci uscenti”, ha ribadito più volte), non c’è la convergenza né di Italia in Comune né di Io Amo Campobasso, l’altra forza con cui si sta provando a costruire quella che viene definita una “coalizione progressista”. 

Io Amo Campobasso, dopo aver minacciato di ‘mollare’ il Pd, potrebbe proporre un nome terzo allo schieramento. Forse Rossella Gianfagna, la preside che sembrava fosse corteggiata dal centrodestra e che invece ha firmato il manifesto programmatico del movimento. La dirigente scolastica potrebbe essere sostenuta anche da una parte dei dem. Ma circola il nome di un’altra possibile candidatura: Gilda Antonelli, professoressa dell’Università del Molise e compagna dell’ex governatore Paolo di Laura Frattura. Un nome gradito dunque agli esponenti dem più vicini a Facciolla.

Intanto c’è da decidere il destino (politico ovviamente) di Antonio Battista. Non è escluso che la sua mancata riconferma sarà ufficializzata domani pomeriggio alle 18, quando si svolgerà il circolo cittadino del Pd.

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